2X04 | THE GAMEKEEPER

O'Neill e la SG-1 viaggiano in direzione di P7J-989 dove trovano un bellissimo giardino, e una enorme stanza piena di alcove metalliche contenenti umanoidi in stato dormiente.
Mentre controllano i segni vitali provenienti dalle camere di stasi, O'Neill, Carter, Jackson e Teal'c vengono immobilizzati e resi incoscienti anche loro in delle alcove.
Si risvegliano ognuno rivivendo un momento chiave della propria vita, con la speranza di poter cambiare in meglio l'esito degli eventi. Teal'c è in compagnia di O'Neill in una pericolosa missione nella Germania dell'Est in cui, anni prima, il Colonnello aveva perduto gran parte della squadra per un errore di valutazione. Con loro grande stupore vengono raggiunti da un giovane Charles Kawalsky, parte anch'egli della missione originale.
Carter e Jackson invece si ritrovano nel mezzo del New York Museum of Art: luogo in cui erano morti i genitori di Daniel, schiacciati da una colonna. L'archeologo è costretto così a rivivere continuamente quel tragico evento, cercando ogni volta di evitare la disgrazia.
In entrambi gli scenari, dopo numerosi tentativi di cambiare gli eventi, i rispettivi protagonisti cedono le armi, e si rifiutano di proseguire in quella che è platealmente una messinscena.
Di fronte al loro rifiuto si fa avanti una figura misteriosa che si presenta come il Guardiano. Egli spiega che sono tutti parte di un gioco simulato, il cui scopo è divertire e intrattenere i suoi "residenti". Costoro si trovano in stasi perchè il loro mondo è stato reso inabitabile dall'inquinamento. Ma il Guardiano mente, perchè da quando i residenti sono entrati nella realtà virtuale è passato molto tempo, e il pianeta è nuovamente abitabile. 
Quando la SG-1 minaccia di rivelare la sua menzogna ai residenti, il Guardiano ammette la sconfitta, e accetta di lasciarli liberi. O almeno così sembra...

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