Poco fuori Colorado Springs si trova una delle icone della Guerra Fredda più riverite di Hollywood. Il Centro Operazioni del Monte Cheyenne è il sito da cui i militari statunitensi e canadesi pattugliano i propri confini contro attacchi aerei che potrebbero essere il preludio ad una guerra.
All'ingresso del complesso, un cartello avvisa: "Dentro la montagna nessun cappello, e nessun saluto". L'ufficiale che guida il Centro di Comando, di solito un Colonnello, risponde direttamente ad un Generale di Tre Stelle. La Montagna è priva delle usuali sottigliezze militari, spesso responsabili delle fughe di notizie. È una postazione insolita, che ospita diversi equipaggi dall'Esercito, la Marina, l'Aeronautica e dai Marines, oltre alle Forze Armate Canadesi.
Negli anni '50 l'Unione Sovietica era sul punto di sviluppare armi nucleari con portata intercontinentale. Il Comando di Difesa Aerea del Nord America(North American Air Defense Command, anche noto come NORAD) cominciò a ricercare una postazione più sicura: all'epoca era sito in superficie, nell'edificio che ora ospita il Centro Olimpico Statunitense.
A vincere fu il Monte Cheyenne, nella catena delle Montagne Rocciose. Si trova vicino al centro del continente nordamericano, in un'area scarsamente sismica, abbastanza vicina all'Accademia dell'Aeronautica e a Fort Carson da poter ricevere rinforzi in breve tempo.
Il Centro Operazioni stesso è posto a una estremità di un tunnel scavato nel granito solido per oltre un miglio.
Il tunnel è progettato per condurre la gran parte dell'onda d'urto di un'esplosione all'altro capo, sorpassando le due porte da 25 tonnellate. Il centro è stato disegnato per sopravvivere all'esplosione di una testata nucleare da 30 megatoni nel raggio di 1 miglio. Ma date la potenza e l'accuratezza delle armi moderne il Capitano Jeff Dean ammette che probabilmente l'installazione non potrebbe sopravvivere ad un colpo diretto.
Il Centro di Comando è il cuore di tutta la struttura, dove le informazioni provenienti da tutti i settori del complesso vengono analizzate e sottoposte ai responsabili civili e militari. Può apparire piccolo, se comparato alle enormi sale riunioni di film come "Dr. Stranamore" o "WarGames", ma la fine della Guerra Fredda non ha ridotto l'importanza del Centro di Comando.
"Ogni volta che una nazione ha la possibilità di attaccare il Nord America, noi dobbiamo occuparcene, sia che si tratti di un singolo missile che di una salva più grande", riferisce il Colonnello Tom MacHamer, capo dell'equipaggio Alpha del Centro di Comando. "Quante più nazioni hanno la capacità di attaccarci direttamente, o indirettamente, tante più preoccupazioni abbiamo".
Sono sei i centri a fornire informazioni al Centro di Comando: Intelligenge, Sistemi, Meteorologia, Comando di Battaglia, Allarme Missili e Controllo Spaziale. Il centro di Allarme Missili è quello più direttamente identificabile con il NORAD, ed è anche l'unico chiuso ai giri turistici. Man mano che la natura della minaccia si è evoluta, anche le capacità del NORAD sono cambiate: così quello che un tempo era un gruppo dedicato alla rilevazioni di testate balistiche intercontinentali, ora si occupa principalmente di missili a corto raggio, a disposizione di più nazioni.
"Ci troviamo a dover gestire un mondo molto più instabile rispetto allo scenario bipolare delle due superpotenze", ha aggiunto MacHamer.
Il Comando di Battaglia, operativo dall'inizio del 1998, è coperto da tre persone in situazioni normali. In periodi di allerta, ogni postazione della sala sarebbe occupata da membri di diverse branche militari. La missione attuale del Comando di Battaglia è di coordinare il controllo della sovranità aerea, monitorando ogni aereo che entra nello spazio statunitense o canadese, circa 2 milioni e mezzo di velivoli l'anno. Il NORAD è incaricato di investigare su ogni aereo che non segue o invia un piano di volo, di contattare i controllori a terra o identificare i velivoli direttamente dal transponder. In quest'era post Guerra Fredda, la missione di controllo aereo del Comando di Battaglia include ormai anche funzioni antidroga.
La funzione principale del Controllo Spaziale è il monitoraggio di 8200 oggetti orbitali, in teoria qualsiasi oggetto artificiale più grande di 10 cm; l'idea originale era che satelliti in caduta verso la Terra alla fine della loro vita, avrebbero potuto essere scambiati per dei missili nemici. Adesso il centro è in grado di predire entro 30 minuti la caduta di un oggetto, tale informazione viene passata all'esercito o a nazioni straniere per prevenire disastri. Il centro fornisce anche informazioni sugli oggetti orbitali alla NASA e ad altre agenzie spaziali per evitare collisioni in orbita. Questo tipo di controllo è stato fatto per gli Shuttle, in passato per la MIR, e in futuro verrà compiuto per la International Space Station (ISS).
Andando più in profondità nel complesso, qualsiasi paragone con altri uffici canonici viene meno. La struttura è progettata per sostenere l'intero staff in isolamento, con aria acqua e cibo sufficienti per 30 giorni. L'aria, aspirata dall'esterno, viene filtrata per eliminare tracce chimiche o radioattive.
Attraverso tutti i soffitti del complesso, circa 113'000 bulloni lunghi da 1 a 5 metri, penetrano nella roccia; due ufficiali hanno l'incarico permanente di stringere quei bulloni ogni giorno: i bulloni aggiungono robustezza strutturale, ovviando alle tonnellate di roccia che sono state rimosse.
Come le connessioni tra un piano e l'altro, anche le giunture tra tubi sono progettate per essere flessibili. L'intera struttura è montata su delle enormi molle, destinate ad assorbire le vibrazioni di un'esplosione o di un terremoto.
Se da un lato la missione del Complesso del Monte Cheyenne è cambiata, il Governo Americano non ha alcuna intenzione di chiuderlo. Una indagine del 1995 ha certificato che la struttura è nel suo campo molto economica. Essendo circondata da granito richiede molti meno accorgimenti di sicurezza rispetto ad una base in superficie. Il riscaldamento è gratis, proveniente dagli stessi computer del centro.
Una cosa che non è cambiata negli anni è forse la cosa più stupefacente: a parte un breve periodo negli anni '80, la base è sempre stata aperta al pubblico dal 1967.
EPISODI COLLEGATI