Una perturbazione gravitazionale presso P3X-584 richiama l’attenzione di Carter. Ma giunti sul pianeta l'SG-1 si imbatte in qualcosa di più affascinante di un semplice buco nero: un misterioso laboratorio sotterraneo, in cui è installato un dispositivo Goa’uld per la manipolazione del DNA. Le prime ipotesi conducono a Nirrti: la terribile Goa'uld si serviva di tali tecnologie per creare il Hok'taur. Ma il dispositivo di manipolazione genetica non è l'unico pezzo forte del laboratorio: Daniel riesce infatti a trovare una misteriosa banca dati scritta in Antico, ed un misterioso essere umano in stato di ibernazione.
Risvegliatolo e portatolo all'S.G.C., Khalek, questo il suo nome, afferma di essere stato un prigioniero di un non ben specificato Goa’uld, il quale lo aveva utilizzato come cavia da laboratorio. Ma un nuovo colpo di scena sta per avvenire. Su P3X-584 Daniel viene a conoscenza del fatto che quel misteriodo Goa'uld di cui parla Khalek è in realtà Anubis, il quale, molto prima di esser sconfitto, si era clonato in un essere umano. Quel clone è Khalek stesso.
Ritornato alla base Daniel e l'Sg1 si trovano di fronte ad una terribile decisione: uccidere o non uccidere quel prigioniero, rivelatosi clone di uno dei più potenti e pericolosi nemici della Terra. A sostegno di tale iniziativa si palesa la terribile minaccia di una ascensione: così come, infatti, Anubis poco dopo aver creato quel clone aveva trovato una via per l'ascensione, così Khalek di lì a pochi giorni potrebbe fare altrettanto, e divenire così un bersaglio incredibilmente potente ed impossibile da controllare. La decisione di ucciderlo appare quindi sempre più scontata, ma un arrivo dall'N.I.D. complicherà le cose.

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Wawn che sonno... Un altro episodio mediocre. Intendiamoci: lo si guarda volentieri, non ci si annoia (più di tanto), c'è persino una scena tenera e commovente nel finale. Tuttavia l'atmosfera è statica, le trame sono noiose e già stra-viste, i personaggi sono persino irriconoscibili (ma dov'è sparito quel Daniel Jackson così affascinato dalle culture aliene, l'archeologo?). La serie risente della mancanza di un personaggio come Jack O'Neill che il solo Mitchell non è in crado di supplire. Vogliamo l'avventura!

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Mentre la Sg-1 è in missione su di un pianeta che potrebbe rivelarsi la casa dei Sodan, una razza di Jaffa da sempre liberi ed indipendenti, viene misteriosamente attaccata. Preso alla sprovvista, i colpi sembrano venir fuori dal nulla, il Colonnello Mitchell rimane ferito ed intraprende un duello testa a testa con un misterioso, e terribilmente abile, Jaffa. Uscitone vincitore viene però rapito e condotto, attraverso un misterioso portale, presso la loro tribù. 
Quasi prigioniero, benché libero di spostarsi, Mitchell dovrà trascorrere le settimane seguenti ad allenarsi per un misterioso duello all'ultimo sangue che dovrà disputare per "redimersi" dell'omicidio del Jaffa. Se non che, durante un allenamento, Mitchell scorge un Priore parlare con il capo dei Sodan.

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Episodio semplice ed a tratti banale. Una trama che assembla tante idee già viste che solo l'arrivo del Priore (interpretato dal mitico "uomo che fuma" di X-Files) riesce a modificare. Decisamente si può, e si deve, fare di più, dal momento che episodi come questo possono eccessivamente rendere Stargate una serie troppo statica e poco avventurosa.

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Quando un Jaffa viene rintracciato in una piccola città americana S.G.C. i conti non tornano: sembra che vi siano delle missioni non concordate tra la nuova nazione libera dei Jaffa ed il comando Stargate. Inoltre il fatto coincide proprio con la scomparsa di alcuni importanti dirigenti che avevano avuto più o meno un collegamento diretto con l'N.I.D. e il T.R.U.S.T.. Ma ecco il colpo di scena: proprio mentre Teal'c si trova, ancora una volta, nel doppio ruolo di membro dell'SGC e rappresentante del consiglio dei Jaffa, si viene a scoprire che Baal, il perfido Goa'uld in fuga dopo la sconfitta finale di Dakara, si trova sulla Terra stessa! I retroscena divengono allora più chiari: i Jaffa, stanato il mortale nemico, stanno cercando in tutti i modi di prenderlo, vivo o morto, infischiandosene dei patti stabiliti con gli alleati Tau'ri. E così mentre Teal'c e Mitchell dovranno osteggiare la sempre maggior diffidenza del consiglio Jaffa e di Gerak, capo dell'alto consiglio, Daniel e Sam saranno impegnati a stanare il nascondiglio di Baal prima che gli stessi Jaffa lo trovino.

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Un episodio carino, che riprende tanti argomenti del lontano e vicino passato (il N.I.D., Baal), e che tenta di rimescolare le carte. L'operazione - come sempre - riesce abbastanza bene, con l'unico difetto di insistere troppo su cliquès già visti, nemici già affrontati, situazioni già vissute. E' netta la separazione tra il nuovo Stargate, con i nuovi nemici (gli Ori), e le ultime precedenti stagioni: ormai è il momento per cambiare definitivamente a meno che non ci si ritrovi nel "già visto". Inoltre non è pur vero che salvare rocambolescamente la Terra ogni settimana può alla fine diventare persino noioso?

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Quando un Priore si presenta al cospetto di alcuni Jaffa nessuno di loro è disposto ad inchinarsi alla sua proposta: gli Ori sono visti come falsi dèi tanto quanto lo erano i Goa'uld. Il Priore non sembra disturbato dall'aggressività dei Jaffa: gli bastano pochi istanti per ucciderli e per creare un misterioso campo di energia. 
Sulla Terra il tutto ovviamente non passa inosservato. Ad accrescere una situazione già di per sè inquietante e misteriosa - sembra il primo segno concreto di una possibile "invasione" da parte degli Ori - giunge all'S.G.C. Nerus, un Goa'uld di minore importanza (militava nelle file di Baal) che dichiara di voler aiutare i Tau'ri nella guerra contro i nuovi nemici. Nerus è un personaggio strano e non del tutto antipatico: oltre a gradire l'ospitalità dei terrestri sembra possedere una personalità abbastanza eccentrica per essere un Goa'uld. Le sue informazioni sono preziose: l'SG1 si dirige verso questo misterioso pianeta nel tentativo di distruggere questa "bolla di energia" che il Priore tiene in forze e che rimane collegata (in modo magico ed inspiegabile) con uno Stargate aperto da più di due giorni. Ma le cose si metteranno nel peggiore dei modi, ma la "nuova SG1" non sarà completamente da sola.

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Un episodio ben realizzato ed in vecchio stile: tanta avventura e tanta suspance. Le grandi trame della galassia si muovono sotto i riflettori dei protagonisti che sembrano trovarsi pienamente a proprio agio con distruzioni cosmiche e possibili stermini di massa. Avventuroso.

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